Disturbi alimentari e salute orale

 

I disturbi alimentari negli ultimi vent'anni sono diventati un grosso problema per gli effetti devastanti che hanno sulla salute di adolescenti e giovani adulti: le più note e frequenti sono bulimia e anoressia che danneggiano tutto l’organismo, incluso l'apparato dentale.

Nel caso della bulimia, il soggetto si sottopone a cicli continui di abbuffate incontrollate seguite da vomito autoindotto e associate all’assunzione smodata di lassativi, diuretici, o farmaci “dimagranti”. Gli acidi gastrici contenuti nel vomito passano attraverso la bocca ed erodono lo smalto provocando l'insorgenza di carie e perdita di denti, che assumono un tipico aspetto giallastro e consunto. Spesso è proprio il dentista il primo ad accorgersi della presenza del problema.

Per quanto riguarda l' anoressia, col digiuno il corpo viene privato di nutrienti vitali, provocando l’osteoporosi, che a sua volta indebolisce le strutture ossee di supporto dei denti provocandone la caduta.

In entrambi i casi, è essenziale trattare le cause sottostanti alle patologie e le complicazioni dentali che ne derivano.

Effetti orali
Le conseguenze di un disturbo alimentare in atto sul cavo orale sono molti e interessano denti, mucosa, ghiandole salivari, parodonto e in certi casi, l’articolazione temporo-mandibolare.

Parecchie manifestazioni si presentano già nelle prime fasi della malattia e possono essere un campanello d'allarme per l’igienista dentale e l’odontoiatra. Questi professionisti potranno effettuare un’analisi più approfondita e collaborando con uno specialista dei disturbi alimentari.

Il trattamento chiave consiste nella risoluzione del disturbo alla radice ma, nonostante questo è possibile trattare, seppur in parte, certi problemi che colpiscono la dentatura, migliorando momentaneamente la condizione del paziente che ne soffre.

 

Nei casi di anoressia o bulimia, gli effetti degli acidi gastrici nel cavo orale, associati a una carenza nutrizionale, si notano con:

- Erosioni dentali per una demineralizzazione causata dall’acidità dei succhi gastrici a cui sono esposti i denti, associate allo spazzolamento vigoroso successivo agli episodi di vomito

- Discromie (cambio del colore dei denti) a causa dell’assottigliamento dello smalto che rende più visibile la dentina sottostante di colore giallastro- arancio

- Sensibilità dentinale dovuta all’assottigliamento dello smalto che dovrebbe proteggere degli stimoli termici, come caldo e freddo, meccanici (masticazione) e chimici dovuti agli zuccheri ingeriti

- Assottigliamento, frattura e accorciamento dei margini dei denti incisivi perché più esposti al passaggio degli acidi gastrici. Con il protrarsi del disturbo, i margini incisali si sfaldano o fratturano; a lungo andare anche i denti posteriori potranno usurarsi, presentando un aspetto piatto con ridotta capacità masticatoria

- Sensazione di bocca secca per infiammazione e ridotto funzionamento delle ghiandole salivari

- Comparsa di afte orali e dolori alle gengive e maggiore esposizione agli attacchi cariosi

La riduzione della dimensione verticale dei denti può far insorgere patologie alle articolazioni temporo-mandibolari con alterazione dei normali movimenti funzionali della bocca.

Il ruolo del dentista
In primo luogo, il trattamento odontoiatrico consiste in una cura a base di fluoro, da proseguire anche a casa, per poter rinforzare lo smalto. Il trattamento odontoiatrico è una parte molto importante della cura della bulimia, e molto spesso il dentista è parte integrante dell'équipe terapeutica. Se il danno allo smalto è allo stadio iniziale potrà essere avviato con l’applicazione di compositi, mentre per le erosioni più gravi non resta che l'estrazione dei denti compromessi e la loro sostituzione con ponti o impianti. Molti dei soggetti che soffrono di bulimia, presentano seri disturbi psicologici quali ansia e depressione e possono sviluppare dipendenze (alcol e stupefacenti); queste condizioni possono peggiorare ulteriormente la salute dentale.

 

In una prima fase l’igienista o l’odontoiatra definiranno un piano di igiene e prevenzione in base alle esigenze del paziente.

Il dentista potrà consigliare comportamenti volti a limitare e prevenire i danni all’apparato odontosomatologico come:

- non spazzolare i denti dopo l’episodio di vomito evitando la corrosione dello strato superficiale di smalto già demineralizzato

- meglio sciacquare la bocca con acqua o un collutorio al fluoro

- evitare gli spazzolini duri e i dentifrici abrasivi, preferendo spazzolini dalle setole morbide e associando trattamenti al fluoro come collutori o gel, in grado di aumentare la resistenza dello smalto all’attacco degli acidi

Successivamente monitoraggio della patologia consentirà di intercettare le lesioni e di rallentarle con trattamenti rimineralizzanti.
Si potrà alleviare l’ipersensibilità dentinale con l’applicazione di soluzioni desensibilizzanti e procedere con eventuali ricostruzioni parziali dei denti danneggiati per restituire resistenza ed estetica al sorriso.

Nelle fasi successive e avanzate della malattia, quando a una riduzione evidente della dimensione verticale dei denti si associa la perdita di alcuni elementi, si dovrà procedere con un trattamento protesico.